Lo dice la parola stessa “diventare”… è un’evoluzione, una transizione alla genitorialità che trasforma la coppia in un mix unico di emozioni, preoccupazioni, responsabilità mai provate prima…
E ogni cambiamento che si rispetti porta con sé una crisi, che non necessariamente deve portare l’accezione negativa di “catastrofe” ma crisi è anche rinascita che avviene, grazie all’involuzione, per l’evoluzione di una fase necessaria a trovare un equilibrio per arrivare all’optimum genitoriale!
La nascita di un figlio ti pone davanti a numerose sfide che, giorno dopo giorno, diventano sempre più grandi: le cure di cui un bambino piccolo necessita di norma richiedono tempi significativi che prima la coppia dedicava a sé stessa e al proprio tempo libero mentre dopo l’arrivo di un figlio, il tempo per stare insieme, divertirsi, rilassarsi, si riduce drasticamente.
Nascono le necessità della ridistribuzione di natura economica… Prima dell’arrivo del bambino il reddito era suddiviso tra bisogni per la sopravvivenza e divertimento/relax di coppia; invece dopo la nascita una buona parte del reddito serve a soddisfare le esigenze del piccolo, poi c’è la sopravvivenza della famiglia e forse resta una piccola parte da poter impiegare per lo svago. A volte il carico diventa eccessivo, tale da pensare che il nuovo arrivato abbia provocato: la “perdita di libertà”.
Invito a fare una riflessione sulla possibilità, forse ora necessità, del fatto che il cambiamento è sempre miglioramento: se prima c’erano palestra, aperitivo, cene al ristorante, hobby, etc che supponevano un dispendio economico, oggi si potrebbe fare attività all’aperto, andare con amici a fare una passeggiata in natura, coltivare hobby a costo zero così da mantenere sempre lo svago, necessario per un genitore a ricaricare le batterie, ma senza intaccare le finanze di casa; d’altronde i nuovi ritmi del bambino spingeranno la famiglia a ricercare attività più soft e rilassanti piuttosto che il caos di prima… A volte anche il solo atto di salire in macchina ed andare a fare la spesa da SOLA ti sembrerà entusiasmante per il motivo che avrai riservato uno spazio tutto per te…
La responsabilità genitoriale è innata, è l’istinto della gestione TOTALE per garantire la sopravvivenza di un figlio che ci spinge a fare le cose GIUSTE, dico sempre che non esiste genitore, sano di mente, che attuerebbe un comportamento, regola, azione sul proprio figlio per fargli del male poiché ognuno vuole sempre il MEGLIO per vederlo crescere felice…
Allora cosa fare quando ci si trova tra il peso della responsabilità ed il piacere della responsabilità?
Otterrete un nuovo equilibrio ed il “peso”, ben bilanciato, non sarà più un problema…
Assisto tantissime coppie subito dopo il parto per aiutarle a trovare una nuova intesa e aiuto tante mamme nel momento delicato del dopo parto, un periodo estremamente complesso per la donna. Non dimenticare mai che nasciamo Donne, diventiamo Compagne e poi Madri e che quindi con l’arrivo di un figlio, aggiungiamo solo una mansione, a quella di donna e compagna, non sostituzione! Con questo voglio dirti che devi soprattutto pensare a te stessa, al tuo benessere, mentale e fisico, non facendoti mancare nulla poiché, nonostante l’arrivo di un figlio catalizzi quasi interamente la tua attenzione, il tuo benessere coincide con quello del bambino e dell’intera famiglia (dalla nascita dei tempi è la donna che regge le fila della FAMIGLIA).
Diventare Genitori deve essere un momento in cui la coppia deve ritrovarsi anziché perdersi, e non è un compito semplice.
Nelle mie consulenze familiari uno degli argomenti maggiormente affrontati è quello dell’allontanamento tra partner: la coppia rischia di scoppiare!!!
Può sembrare impossibile farlo quando in due, oltre a lavorare, ci si deve occupare di un neonato ma è di fondamentale importanza che la coppia si ritagli uno spazio proprio nel quale il bambino non c’è o sta sullo sfondo. La coppia dovrebbe vivere questo spazio come un appuntamento (quotidiano, settimanale ecc.) irrinunciabile, da pianificare a tutti i costi, per il benessere della famiglia tutta…
Perdonare e perdonarsi
Avere paura di non saper “gestire” un bambino, o di non riuscire ad accudirlo nel MODO MIGLIORE è la cosa più normale del mondo: nuove esigenze, pianto come unico mezzo di comunicazione, senso di inadeguatezza poiché è la prima volta e lui è tanto piccolo ed indifeso, esaurimento energetico… E’ la paura però che spesso ci spinge nella giusta direzione, che sblocca le risorse nascoste, che ci rende migliori se canalizzata nel giusto modo: sbagliando si impara! Non pensare di non farcela… Chiediti perché proprio voi non dovreste farcela se ce l’hanno fatta tutti gli altri? E rassicurati sapendo che ogni figlio manda segnali, ai genitori, per far comprendere di cosa necessita!
Sblocca le tue risorse e ricorda di chiedere aiuto…
Quando ti senti sopraffatta e la vita quotidiana diventa insostenibile: chiedi aiuto! A parenti, amici, o chiedi il mio supporto professionale, sarò felice di aiutarti. Richiesta di aiuto non è sinonimo di fallimento!!!
Adesso ti svelo un segreto:
I genitori perfetti non esistono!!! Ogni genitore dà il meglio che può con gli strumenti che ha!!
Non esistono genitori migliori di voi due per il vostro cucciolo!!!